Gli Umbricelli: la pasta dell’antica Umbria

Inquadratura dall’alto di un piatto di umbricelli conditi con passata di pomodoro e una foglia di basilico a decorazione sopra.

In Italia, i primi piatti sono un passaggio quasi obbligato a ogni pasto, che venga consumato a casa o al ristorante. In Umbria, esiste una specifica tipologia di pasta dalle origini antiche che ingloba il nome e la storia di questa regione nel suo stesso nome: umbricelli. Oggi, questa pasta fresca è riconosciuta dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali un Prodotto Agroalimentare Tradizionale (PAT).

Gli umbricelli sono diffusi in tutta la regione, ma secondo fonti antiche, Spoleto e Foligno sono le città originarie di produzione. Nonostante sia un cibo povero, legato alla tradizione contadina, è molto gustoso e facile da preparare; sono necessari solo pochi ingredienti: acqua, farina (di semola e tipo 00) e un filo d’olio. Dopo aver creato l’impasto e lasciato riposare, si crea la forma tipica degli umbricelli: lunga, arrotolata e spessa. È la tipologia di pasta senza uova dell’Umbria, e per la sua composizione è paragonabile ai pici toscani, alle trofie liguri e agli scialatielli della Costiera Amalfitana.

Gli umbricelli vengono chiamati anche strangozzi per la loro forma allungata che ricorda la stringa di cuoio che si usava in passato per allacciare le scarpe. Esiste una ragione storica che spiega il perché di questo nome associato alla pasta: l’Umbria, sede dello Stato Pontificio per molti anni, è stata terra di tentati agguati contro il clero da parte di rivoluzionari che usavano le stringhe delle scarpe per strangolare i preti. Gli umbricelli, se chiamati strangozzi, non vanno però confusi con gli strozzapreti dell’Emilia-Romagna, il cui nome non rimanda a tentati omicidi, ma solo alle abbuffate del clero.

Questa pasta si può condire con diversi sughi, ma è difficile indicare quali siano i migliori abbinamenti. Tra le tante ricette, quelle tradizionali vedono gli umbricelli ripassati in padella con la passata di pomodoro, aglio fresco e un’aggiunta di prezzemolo a crudo; oppure accompagnati da un altro prodotto tipico di questa regione: il tartufo.

CONDIVIDI
Erga Tourism