Museo Civico-Diocesano – Città della Pieve

Vista leggermente scorciata dell'interno del museo civico-diocesano di Santa Maria dei Servi. Ai lati dell'unica navata le nicchie contenenti le varie opere, sul fondo l'abside.

Il museo nella chiesa

Non è cosa da tutti i giorni trovare una chiesa adibita a museo. È il caso del Museo Civico Diocesano, ospitato nell’ex Chiesa di Santa Maria dei Servi a Città della Pieve.
Grazie all’abile restauro a cui è stata sottoposta, è possibile cogliere i diversi stili che hanno vestito la struttura nel corso dei secoli. Opere di grande pregio, tra cui affreschi del Perugino, popolano le cappelle laterali del Museo Civico Diocesano, mentre nella cripta sotterranea sono conservati reperti etruschi.

Storia della Chiesa di Santa Maria dei Servi

Fuori dalla cinta medievale di Città della Pieve sorge la Chiesa di Santa Maria dei Servi. Come per altri edifici del luogo (per esempio la Cattedrale dei Santi Gervasio e Protasio), le fasi di costruzione sono articolate e la struttura ha subìto molti cambiamenti nel corso della sua storia. Il primo nucleo dell’edificio risale al 1260, quando i Servi di Maria fondano un piccolo oratorio nei pressi di Porta Romana. Pochi anni dopo inizia la costruzione di una chiesa più grande, che assume le forme dell’arte gotica e la tipologia architettonica delle chiese mendicanti.
All’interno il colore predominante è il bianco; si percepisce un’atmosfera armoniosa, grazie anche all’unica navata, che termina con un’abside quadrata dalla volta a crociera.
Nel 1538 la chiesa viene consacrata e dedicata alla Santissima Annunziata e la struttura rinnovata in stile barocco.

L’arte sacra nel Museo Civico Diocesano

Nel XVI secolo il borgo vive un grande fermento culturale. La chiesa dedicata ai santi Gervasio e Protasio è elevata a Cattedrale, mentre la ricca famiglia perugina dei Della Corgna si stabilisce in città. Questo favorisce la circolazione di numerosi artisti che realizzano i dipinti degli splendidi altari barocchi delle cappelle laterali.
Lo storico dell’arte e pittore tedesco Anton Ramboux nel 1834 riscopre, nella prima cappella del lato destro, un affresco che testimonia la tarda produzione artistica del Perugino, la Deposizione dalla Croce. La drammaticità dell’episodio è espressa dallo svenimento di Maria, scelta figurativa che ricorda Giotto. La composizione è elegante, solenne e limpida nel significato.

La cripta

Al di sotto della chiesa si trova un ambiente con soffitto a volte e mattoni a vista: è la bellissima cripta. Al suo interno sono conservati i reperti di San Donnino, una tomba etrusca rinvenuta nel 2015 nella valle che si apre sotto Città della Pieve (oggi chiamata Chiana Romana).

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