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Umbria Underground
L’Umbria, oltre al suo paesaggio e ai suoi centri storici, oltre alla gastronomia e alle produzioni di qualità, possiede una risorsa molto poco conosciuta. Infatti, al di sotto dei centri storici umbri si sviluppa una rete di antichi sotterranei, di monumenti ipogei e di misteriosi luoghi sepolti che è unica nel nostro paese. La riscoperta e valorizzazione turistica dei sotterranei umbri è stata avviata da diversi anni, grazie al lungo lavoro e alla passione di gruppi speleologici e appassionati locali: a Orvieto, Narni, Todi e Amelia diversi sono i monumenti ipogei visitabili dal grande pubblico e i risultati di queste aperture testimoniano di un indubbio interesse molto vasto. Un lungo e appassionato lavoro di censimento, svolto in collaborazione con volontari, Sovrintendenze, Comuni e Pro Loco su tutto il territorio regionale ha portato alla stesura di una mappa attendibile e approfondita dei sotterranei umbri visitabili (con modalità differenti) da turisti e curiosi. Alcuni ipogei sono stati infatti attrezzati e resi fruibili con grande facilità dal grande pubblico, mentre altri sotterranei – ove è necessario accedere con l’accompagnamento di una guida esperta – offrono la possibilità di una visita avventurosa e particolare, che rispetta comunque sempre tutti i requisiti di sicurezza necessari.
All’interno del grande mondo sotterraneo dell’Umbria s’incontrano monumenti, costruzioni e ipogei molto differenti tra loro: antiche domus romane decorate da affreschi e mosaici, acquedotti gorgoglianti e pozzi vertiginosi, rifugi che ricordano le guerre del passato e luoghi di culto dimenticati per secoli o decenni che attendono solo di essere conosciuti, riscoperti e apprezzati. Alcuni dei luoghi censiti sono stati creati in ambiente ipogeo (come ad esempio gli acquedotti e i rifugi) mentre in altri casi si tratta di costruzioni private o grandi opere pubbliche che, come gli anfiteatri, sono stati lentamente cancellati dall’evoluzione delle città di superficie ma si sono conservati ben visibili al di sotto del livello del suolo.
Umbria Underground è un viaggio al di sotto del paesaggio umbro che si snoda in più di 40 tappe, che copre quasi per intero il territorio regionale dall’estremo nord fino ai confini con il Lazio e che promette di arricchirsi sempre più, grazie all’esplorazione archeologica che continua incessante e alle sempre nuove proposte di allestimento museale e turistico degli ipogei.
All’interno del panorama vasto e multiforme del mondo sotterraneo umbro si possono suddividere le tipologie degli ipogei seguendo una classificazione legata alle funzioni originarie e alla suggestione degli ambienti.
Le vie dell’acqua
La ricerca e lo sfruttamento dell’acqua, necessaria per la vita quotidiana e per il funzionamento delle attività artigianali prima e poi industriali, è sempre stata una delle attività primarie e fondamentali per lo sviluppo dei centri abitati. All’interno di questa categoria di ipogei si trovano gli acquedotti romani e medievali, i pozzi di ogni epoca (dall’età dei grandi ingegneri etruschi in avanti), le grandi cisterne necessarie all’accumulo delle acque piovane e le reti di distribuzione dell’acqua dirette verso case, palazzi e fontane.
I luoghi del culto e della fede
L’ambiente ipogeo, privo di un contatto immediato con il mondo esterno e con la luce del sole, è spesso stato scelto per la costruzione di cripte, ipogei e chiese dedicate al culto e alla sepoltura. Tra i sotterranei legati a queste tematiche s’incontrano antiche cripte e l’unica catacomba presente sul territorio regionale – situata lungo l’antica Via Flaminia non lontano da Massa Martana – ma anche le tristemente note celle dei tribunali dell’Inquisizione.
Arte sotterranea
Le antiche dimore e le domus, create nell’epoca del maggiore splendore della civiltà romana, erano spesso decorate da splendidi affreschi e da tappeti di mosaici che, se da un lato rendevano la vita quotidiana lussuosa e splendida, allo stesso tempo avevano lo scopo di testimoniare a tutti la ricchezza delle famiglie che le avevano volute edificare. Così, al di sotto di diverse città storiche, accessi insospettabili permettono di scendere con pochi passi nel cuore della vita quotidiana di quasi due millenni orsono.
Lavoro e vita quotidiana
Nel corso dei secoli, molte attività economiche e sociali si sono svolte, almeno in parte, in luoghi ipogei. È il caso delle antiche fornaci per ceramiche di Deruta, delle presse idrauliche, delle strutture portanti degli anfiteatri, di strade e vicoli divenuti ipogei, dei criptoportici nati a servizio dei mercati e dei fori cittadini, fino a giungere ai rifugi antiaerei che, durante gli anni bui della Seconda Guerra Mondiale, sono stati realizzati al di sotto del cuore delle città.